l film ambientato nel 1848 racconta le vicende di un gruppo di rivoluzionari del Risorgimento connessi alla Giovane Italia.

Tre ragazzi del sud Italia, in seguito alla feroce repressione borbonica dei moti che nel 1828 vedono coinvolte le loro famiglie, maturano la decisione di affiliarsi alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini. Attraverso quattro episodi che corrispondono ad altrettante pagine oscure del processo risorgimentale per l'unità d'Italia, le vite di Domenico, Angelo e Salvatore verranno segnate tragicamente dalla loro missione di cospiratori e rivoluzionari, sospese come saranno tra rigore morale e pulsione omicida, spirito di sacrificio e paura, carcere e clandestinità, slanci ideali e disillusioni politiche. Sullo sfondo, la storia più sconosciuta della nascita del paese, dei conflitti implacabili tra i "padri della patria", dell'insanabile frattura tra nord e sud, delle radici contorte su cui sì è sviluppata l'Italia in cui viviamo.

Dopo molti mesi di studio e ricerche abbiamo individuato tre figure “minori” tra i cospiratori italiani dell’ottocento e abbiamo attribuito le loro vicende a tre personaggi di nostra immaginazione: intorno a queste vicende abbiamo quindi costruito l’intera impalcatura del racconto, composta integralmente di fatti, comportamenti e parole attinti rigorosamente alla documentazione storiografica. Uno dei tre personaggi è ispirato al protagonista di un romanzo in cui Anna Banti racconta la storia di suo nonno che era stato un cospiratore, un libro intitolato “Noi credevamo”. Solo una parte di questo libro confluisce nel film, ma il titolo ci è apparso bellissimo e adatto per l’insieme del racconto. Domenico e Angelo, l’altro protagonista, incarnano due modi profondamente diversi di vivere l’esperienza della clandestinità, della cospirazione e della lotta armata, modi che ancora oggi  è possibile cogliere intorno a noi, se non ci si limita ad appiattire problemi enormi come quello dell’indipendenza dei popoli su uno schema superficiale. La loro storia ha per sfondo la problematicissima nascita dello stato italiano, le scelte di un paese eternamente diviso in due (allora tra monarchici e repubblicani),il contrasto dilaniante tra azione e disillusione che segna da allora, come un pendolo amaro, ogni fase della nostra storia. Provare a leggere la radice dello stato italiano ci aiuta a comprendere molte cose della  pianta che ne è sviluppata.

Mario Martone

Regia
Mario Martone
Soggetto
liberamente ispirata a vicende storiche realmente accadute e al romanzo di Anna Banti “Noi credevamo”
Sceneggiatura
Giancarlo De Cataldo, Mario Martone
Fotografia
Renato Berta
Montaggio
Jacopo Quadri.Alessandro Feletti (Montaggio presa diretta)
Scenografia
Emita Frigato (Scenografo). Erika Aversa (aiuto scenografo); Andrea Chiebao (attrezzista di preparazione); Roberto Benetti (Attrezzista di scena); Domenico Pierotti, Raffaele Aldo Molinino (aiuto attrezzisti); Paolo Nanni (attrezzista di preparazione); Giorgio Barullo e Loredana Bonini (pittori di scena). FargoLegno (Scenografia).
Costumi
Ursula Patzack (Costumista); Emiliano Mancini (aiuto costumista); Elisabetta Antico (1° assistente costumista); Claudette Lilly, Valeria Bistoni e Francesca Cibischino (assistente costumista); Sara Giovene (aiuto costumista e sarta); Nadia Salvatore (capo sarta); Elena Pascaniuch e Ilaria Belloste (sarte); Domenica Columpsi e Sara Pantusa (aiuto sarta); Stefania Berrino (aggiunta costumi).
Musica originale
Hubert Westkemper, Edizioni musicali RAI TRADE
Musiche di repertorio
musiche di Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini e Gioacchino Rossini eseguite dall’Orchestra sinfonica della RAI di Torino diretta da Roberto Abbado
Suono
Gaetano Carito, Concetta Maria Lombardo (suono in presa diretta), Brando Mosca (sound mixer second unit). Pierpaolo Merafino microfonista Piemonte; Silvia Moraes (montaggio del suono).
Operatore
Renaud Personnaz (Operatore), Martino Pellion di Persano (assistente operatore); Alberto Airola (assistente operatore II unità); Stefano Meloni (aiuto operatore); Sandro de Frino (video assist)
Effetti speciali
Gino De Rossi. Marco Ascanio Viarigi (assistente effetti speciali).
Truccatori e parrucchieri
Vittorio Sodano, Caterina Sisto, Rossella Gregorio, Alessandro D’Anna, Goffredo Calisse e Federico Carretti (truccatori). Aldo Signoretti (acconciature); Marco Perna, Samankta Giogia Mura, Luca Vannella, Peter Nicastro e Ferdinando Merolla (parrucchieri).
Aiuto regia
Federico Falsini, Valerie Tristan, David Maria Putorti (1° aiuti regia), Raffaele Di Florio (2° aiuto regia)
Casting
Morgana Bianco (A.O.S.M. Piemonte, Casting figurazioni speciali e capogruppo), Marilee Reina (Assistente A.O.S.M.), Sonia Di Girolamo.
Segretario di edizione
Fiorella Giovanelli
Altri credits
Daniela Apolloni e Margherita Di Tullio (coordinatore di produzione); Deborah Cesana, Ivano Coia e Fabio Lombardelli (segretari di produzione); Federico Fusco (location manager Piemonte); Luigi Pinto, Daniele Manca, Ivano Coia, Giorgio Ficarra, Claudio Cataldi, Stefano Alunni e Diego D’Andrea (aiuto segretari di produzione). Gianfranco Soro (caposquadra elettricisti); Fiore Beltrame, Davide Marcone e Fabrizio Giometti (elettricisti). Vincenzo Pontil Scala (caposquadra macchinisti); Stefano Fois, Riccardo Mellana, Alessio Fugolo e Marco Montanaro (macchinisti). Ippolita Di Majo (ricerca iconografica e musicale). Paolo Bussolin (Autista sartoria]]; Michele Milo (Autista macchinisti); Marco Piovanotto, Tano D’Amico e Franco Bellomo (fotografi di scena)
Interpreti
Toni Servillo (Giuseppe Mazzini), Luigi Lo Cascio (Domenico), Valerio Binasco (Angelo), Francesca Inaudi (Cristina di Belgiojoso da giovane), Guido Caprino (Felice Orsini), Renato Carpentieri (Carlo Poerio), Ivan Franek (Simon Bernard), Andrea Bosca (Angelo da giovane), Edoardo Natoli (Domenico da giovane), Luigi Pisani (Salvatore), Andrea Renzi (Sigismondo di Castromediano), Stefano Cassetti (Carlo Rudio), Franco Ravera (Gomez), Michele Riondino (Saverio), Roberto De Francesco (Don Ludovico), Edoardo Winspeare (Nisco), Roberto Accornero (Luigi Melegari); con la partecipazione di Luca Barbareschi (Antonio Gallega), Luca Zingaretti (Francesco Crispi), Fiona Shaw (Emile Ashurst Venturi), Francis Pardeilhan (il Giudice), Pino Calabrese (il maresciallo del Carretto), Enzo Salomone (il barone Pica); con le amichevoli partecipazioni di Alfonso Santagata (Saverio o’trappetaro), Peppino Mazzotta (Carmine), Giovanni Calcagno e Vincenzo Pirrotta (gli attori della Vicaria) e di Anna Bonaiuto (Cristina di Belgiojoso)
Direttore di produzione
Erik Paoletti
Ispettore di produzione
Riccardo Borni e Andrea Alunni
Produzione esecutiva
Patrizia Massa
Produttore
Carlo Degli Esposti, Conchita Airoldi e Giorgio Magliulo; Carlo Cresto-Dina (Produttore associato).
Produzione
Palomar (Roma) - Les Films d’Ici (Francia) - con la partecipazione di Arte France
con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte; il contributo del Comitato Italia 150 in accordo con Regione Piemonte e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale Cinema; la collaborazione con Rai Cinema, Rai Fiction e Feltrinelli; il supporto dell’Apulia Film Commission con il contributo alla ospitalità dell’assessorato regionale al Turismo e industria alberghiera della regione Puglia.
Distribuzione
01 Distribution
Arredamento
Sabrina Coppolecchia (Piemonte)
Assistente al montaggio
Nathalie Cristiani, Chiara Graziotti
Assistente scenografo
Lorenza Boaglio
Assistente alla regia
Flaminia Caroli, Alice Filippi (Piemonte)
Assistente di produzione
Vendite internazionali
01 Distribution
Premi e festival

uscita nelle sale: venerdì 12 novembre 2010

67° Mostra Interanzionale del Cinema di Venezia 2010 - in concorso.

Ultimo aggiornamento: 09 Aprile 2020