Un mistero avvolge la figura di Vittorio Amedeo Gioanetti, geniale chimico, imprenditore e massone che rese Torino uno dei più importanti centri di produzione di porcellane a cavallo tra ‘700 e ‘800. Un’avventura imprenditoriale voluta dai Savoia che, con la Regia Fabbrica di Porcellane di Vinovo, vollero dotarsi di un’eccellenza nella produzione di manufatti d’arte applicata per rivaleggiare con le altre corti europee. Pochi e intensi anni di attività che hanno portato le opere di Gioanetti ad essere apprezzate da Napoleone e, successivamente, ad essere contese dai più grandi musei (New York, Londra, Limoges, Torino, Ginevra, Faenza) e dalle più importanti case d’aste. Ma qual è la misteriosa formula per produrre porcellane così raffinate che ancora oggi non conosciamo? Un’equipe di chimici, storici, curatori museali e docenti raccontano questa straordinaria avventura a cavallo tra imprenditoria, arte e mistero.

La nascita della porcellana si perde nella notte dei tempi in qualche luogo remoto dell’Impero Cinese. Qui, già prima della nascita di Cristo, si incominciarono a produrre ceramiche smaltate che presentano caratteristiche proprie della porcellana. Ci vollero più di mille anni affinché la tecnica si raffinasse e perfezionasse, fino alla creazione delle imperiali manifatture delle dinastie Sung, Yüan e Ming che valicò i confini cinesi, diffondendosi in Giappone e in Asia e raggiungendo infine i salotti delle corti europee. Ma il segreto della porcellana rimase sconosciuto per ancora molto tempo in Europa, prima che fosse scoperto accidentalmente in Sassonia, alla corte di Augusto il Forte ad inizio Settecento. L'arcanum era finalmente stato trovato e progressivamente si diffondeva tra le corti europee intrecciando storie di imprenditoria, scienza e tradimenti. Vinovo, ad un’ora di cavallo da Torino, capitale del Regno di Sardegna. Qui nell’ultimo quarto del Settecento, si tenta una straordinaria avventura artistica e industriale, una delle prime e più prestigiose manifatture di porcellana sul territorio italiano. Il tanto desiderato Oro Bianco che lusinga gli aristocratici, che toglie il sonno agli imprenditori, che ispira chimici e alchimisti. Un’avventura di breve durata, ma capace di produrre sublimi manufatti che oggi impreziosiscono i musei e le collezioni di mezzo mondo.

Montaggio
Damiano Monaco, Lucio Lionello
Scenografia
Costumi
Davide Grassi
Truccatori e parrucchieri
Altri credits

Virginia Chiodi Latini (Fotografo di scena); Daniele Mattiuzzi (Tecnico del suono); Studio Wave Life (Studio di registrazione).

Interpreti

Carlo Nigra (Voce).

Produzione
con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Doc Film Fund - sviluppo dicembre 2016
Premi e festival

Distribuito sul canale Rai Storia nell'ambito del programma "a.C.d.C."; distribuito sulle piattaforme "Filmdoo" e "Itsart"; premio per il Miglior Documentario Giuria Popolare a Ivelise Cine Festival 2018 (Roma); premio "Best Costume Designer" e "Best Short Doc" al Prisma Independent Film Awards 2018 (Roma); in concorso al Roma Cinema Doc 2018.

Ultimo aggiornamento: 09 Novembre 2022