È difficile per me parlare di questa storia, la mia storia.
Sono cresciuto con mia madre, senza padre.
Un bastardo.
A 35 anni ho scoperto chi era mio padre e che aveva ucciso degli oppositori politici durante la dittatura in Cile.
Figlio mai riconosciuto di un capo della polizia sotto la dittatura di Pinochet, ho intrapreso un viaggio di 14 ani per cercarlo e confrontarmi con lui.
Ho filmato ogni momento.
Poi ho cercato e incontrato i figli delle vittime di mio padre. Non solo, ho cercato e trovato altri miei coetanei i cui padri hanno commesso omicidi per conto del regime.
La mia esperienza si è evoluta in un progetto per recuperare la memoria, verità e giustizia in un paese ancora incapace di confrontarsi con il suo oscuro passato e dove la maggior parte dei crimini sono rimasti impuniti e agli assassini è stata garantita l'impunità.
Questa è una storia di tradimento, per alcuni, di nobiltà, per altri.

Bastardo, l'eredità di un criminale offre una visione profonda sul patriarcato machista post-dittatura e su come possiamo assumerci collettivamente la responsabilità dell'eredità storica di omicidi e violazioni dei diritti umani, per costruire un futuro sostenibile ed equo per tutti.

Le ingiustizie che qui esploro non sono solo quelle del passato, ma piuttosto quelle di una ferita aperta, che, a un esame più attento, rivelano i crimini in corso in Cile e in molte altre parti del mondo.

Oltretutto molti dei carnefici e dei loro complici sono ancora vivi oggi.

I dispersi sono tuttora spariti e i discendenti dei torturatori e degli assassini, che oggi possono dire che i crimini devono finire qui, sono la prova vivente che il piano per seppellire la verità è fallito; questo perché noi non abbiamo interesse a piani di in sabbiamento camuffati da riconciliazione.

Ed è in questo spazio che trovo la speranza.

Bastardo, l'eredità di un criminale scava dentro l'etica, le responsabilità della politica, della riparazione e della trasmissione della memoria alle nuove generazioni, affrontando questioni sconttanti, che sono al centro delle numerose rivolte, manifestazioni e tumulti, che scoppiano ancora oggi in Cile e nel mondo.

Regia
José Luis Navarrete Rovano
Soggetto
José Luis Navarrete Rovano
Sceneggiatura
José Luis Navarrete Rovano
Fotografia
Pablo Valenzuela
Montaggio
Juan Eduardo Murillo
Musica originale
Alekos Vuskovic
Altri credits

Milena Zulianello (Contratti e agibilità); Elena Filippini, Edoardo Fracchia (Adattamento dialoghi); Zenit Arti Audiovisive (Sottotitoli, riversamenti Archivi); Andrea Filippini (Promozione e distribuzione).

Direttore di produzione
Clara Taricco, Maria Antonia Valenzuela
Organizzatore generale
Elena Maria Filippini
Produzione esecutiva
Totorial Media Lab
Produttore
Stefano Tealdi
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Doc Film Fund (produzione dicembre 2021)
Assistente di produzione
Rosa Canosa
Ultimo aggiornamento: 27 Luglio 2023