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23 Gennaio 2020

Palazzo di Giustizia - opera prima di Chiara Bellosi, interamente realizzata a Torino la primavera scorsa - sarà presentato in concorso alla prossima Berlinale (20 febbraio – 1 marzo), nella sezione Generation 14 Plus.

Prodotto da Tempesta / Carlo Cresto-Dina con Rai Cinema in coproduzione con la Società di Produzione svizzera Cinédokkè, con il supporto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Direzione Generale Cinema, con il contributo del POR FESR Piemonte 2014-2020 - Azione III.3c.1.2 - bando “Piemonte Film TV Fund”, il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e distribuito da Istituto Luce Cinecittà.

Le cinque settimane di riprese si sono svolte a marzo 2019 a Torino, principalmente presso l’Istituto di Riposo per la Vecchiaia IRV di Corso Unione Sovietica, dove lo scenografo Giuliano Pannuti ha ricostruito – attraverso un’operazione di forte impatto - il tribunale, location principale della vicenda narrata nel film. Gli interventi hanno riguardato l’intera pavimentazione e la copertura degli archi, fino al rivestimento dei marmi, realizzati a mano dai pittori della scenografia, con l’obiettivo di costruire ampi spazi in grado di disorientare e turbare i protagonisti della storia.

Le riprese hanno inoltre coinvolto la Scuola di Applicazione Militare, il Politecnico di Torino, il Liceo Regina Margherita e un distributore di benzina nel comune di Orbassano.

Forte presenza di Torino e del Piemonte anche tra i professionisti e nel cast artistico: la troupe era infatti composta per il 60% circa da maestranze locali, tra cui il direttore di produzione Andrea Tavani, la location manager Alessandra Curti, insieme a Stefano Cravero al montaggio e a Tatiana Lepore come acting coach. Tra gli attori locali si segnala la presenza degli esordienti Bianca Leonardi (che interpreta la giovane protagonista Luce), Sarah Short nel ruolo di Domenica e Emanuele Attini; Giovanni Anzaldo, uno degli attori principali, è anch’esso di origini torinesi.

Il film è inoltre stato interamente post prodotto a Torino, dalla gestione dei giornalieri fino ai master cinema e TV, grazie alla società Imago VFX di Fabrizio Nastasi e dalla Zero dB per la parte audio, con il sound designer Vito Martinelli e il foley artist Riccardo Olivero che si occuperanno del montaggio del suono per la versione italiana e per la realizzazione della colonna internazionale.”

Il film racconta una giornata di ordinaria giustizia in un grande tribunale italiano. Al centro, c’è un’udienza: sul banco degli imputati un giovane rapinatore e il benzinaio che, appena derubato, ha reagito, sparato e ucciso l’altro, giovanissimo, complice. C’è il rituale, c’è un linguaggio, ci sono le toghe. Ma noi vediamo anche - soprattutto? - quello che sta intorno: tra i corridoi, il via vai feriale del tribunale e il rumore ci sono famiglie, figli e compagni degli imputati e delle vittime, fuori, in attesa.

Palazzo di Giustizia adotta il disciplinare certificato EcoMuvi per la riduzione dell’impatto ambientale nelle fasi di preproduzione e produzione del film.