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12 Settembre 2021

Si sono conclusi sabato 11 settembre i 3 giorni di riprese piemontesi della docu-fiction “Arnoldo Mondadori” che vede Michele Placido nei panni del pioniere dell’industria editoriale italiana.

Le riprese della docu-fiction, prodotta da Gloria Giorgianni per Anele in collaborazione con Rai Fiction e in onda prossimamente su Rai1, sono iniziate a Roma per proseguire sul Lago Maggiore e a Torino e sono state realizzate, sul territorio piemontese, con la collaborazione di Film Commission Torino Piemonte e Federalberghi Torino e Federalberghi Verbano Cusio Ossola. 

Giovedì 9 la Città di Verbania ha ospitato le riprese all’interno della Villa l’Eremitaggio, mentre venerdì 10 sono state coinvolte molte location torinesi, a partire dalla Galleria Subalpina, il Cinema Teatro Romano, Piazza Carlo Alberto e il Museo Nazionale del Risorgimento che hanno vestito le atmosfere degli anni ’60.  Le riprese, che hanno convolto maestranze locali, termineranno oggi, all’interno del Museo della Tipografia di Don Bosco a Valdocco.

Diretta da Francesco Miccichè, la docu-fiction da 90’, ripercorre la storia esemplare di Arnoldo Mondadori, un “self made man”, figlio di un ciabattino di Ostiglia, che con la sua straordinaria visione imprenditoriale ha creato una delle più importanti industrie culturali d’Europa, partendo da un grande sogno: portare i libri e la lettura nelle case di tutti gli italiani. Intrecciando narrazione fiction, documenti di repertorio e interviste a importanti testimoni, tra cui il nipote Luca Formenton, Presidente della Fondazione Mondadori che ha contribuito allo sviluppo del progetto, la docu-fiction esplora la grande storia imprenditoriale ed umana di Arnoldo Mondadori concentrandosi in particolare sul rapporto con Alberto Mondadori - interpretato da Flavio Parenti - il figlio primogenito, destinato a continuare l’inarrestabile ascesa della casa editrice nell’empireo dell’editoria mondiale. Una storia che si intreccia inevitabilmente con le vicende dell’intero Paese, coprendo un arco narrativo che parte dall’infanzia di Mondadori nell’ultimo decennio dell’Ottocento passando per il ventennio fascista e la Seconda Guerra Mondiale fino agli anni della ricostruzione e del boom economico, che segnano anche la consacrazione della casa editrice alla Storia, con la creazione nel 1965 degli Oscar Mondadori, la collana di libri tascabili venduti nelle edicole, che rappresenterà una vera e propria rivoluzione nel mercato editoriale italiano rendendo la lettura accessibile a tutti.