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28 Giugno 2022

Nell'ambito della nona edizione di Lavori in Corto – gli occhiali di Gandhi, l'Associazione Museo Nazionale del Cinema promuove il workshop Cineritidoplastica, il Botox del materiale audiovisivo condotto dal regista Emanuele Policante.

L'appuntamento è in programma martedì 12 luglio dalle ore 14,30 alle 18,30 presso il Centro Interculturale della Città di Torino (C.so Taranto 160, Torino): la partecipazione è gratuita, ma è richiesta l'iscrizione tramite mail a lavorincorto@gmail.com 

Il laboratorio si inserisce nell'ambito del progetto più ampio Barriera a Cielo Aperto 2022.

Oggi con la tecnologia a nostra disposizione possiamo manipolare un’immagine in tantissimi modi. L’intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante in questa direzione. Ma come tutti gli strumenti anche questo non è né buono né cattivo. L’uso che se ne può fare invece è molto differente.
La manipolazione può essere fatta su vecchi filmati come su spezzoni di video appena trasmessi via tv o web. I risultati sono stupefacenti e inquietanti in eguale misura.

"Per natura siamo dei manipolatori – esordisce il regista - I nostri predecessori su questo pianeta hanno fatto tutto quello che potevano per assicurarsi un pasto al giorno facendo meno fatica possibile. La soluzione è stata quella di modificare tutto quello che li circondava: le pietre, il legno, il paesaggio, gli animali, le piante da frutto e le piante in generale, i corsi d’acqua, le sorgenti, le foci, gli estuari, le paludi, i laghi, ecc. A mano a mano che le nostre capacità di manipolazione aumentavano, aumentava naturalmente anche l’impatto che avevamo sull’ecosistema. Ma ci siamo chiamati talmente fuori che abbiamo smesso di pensarci e immaginarci parte dell’ecosistema stesso. E ora eccoci qua. La storia della manipolazione è la nostra storia, di come modifichiamo il nostro mondo esterno e la percezione di esso a seconda dei nostri bisogni, spesso senza pensare troppo alle conseguenze sul breve e lungo periodo, sull’origine di quello che modifichiamo e sull’impatto che produce e produrrà. Proveremo – conclude Policante – attraverso film, documentari, archivi e altro materiale audiovisivo, a capire come unire i puntini e farci un’idea più precisa."

 

Emanuele Policante, regista e sceneggiatore è nato a Biella nel 1978.
Laureato in Lettere all'Università di Torino, inizia a lavorare nel campo dell’audiovisivo, realizzando le videoscenografie per gli spettacoli Biblioetica di Luca Ronconi e Bookstock di Gabriele Vacis. Successivamente gira alcuni cortometraggi che sono stati presentati in numerosi festival nazionali e internazionali.
A giugno del 2014 esce nelle sale Rifiutati dalla sorte e dagli uomini un documentario, diretto insieme a Vieri Brini, sul gioco d’azzardo patologico, che ha esordito al cinema Massino di Torino ed è stato in programmazione nei cinema italiani per un anno e mezzo. Dalla fine dal 2015 a oggi è impegnato nella preparazione dei lungometraggi di finzione AL PIì HASHEM - una confessione (titolo provvisorio) e Somma e Sottrazione.
Gli ultimi lavori per il teatro sono la drammaturgia per la performance D.A.K.I.N.I. una Co-produzione del Nordisk Teaterlaboratorium (NTL) esordita a Holstebro (Dk) a febbraio 2019 e sviluppata tra il 2018 e il 2019 in diverse residenze artistiche e la drammaturgia per D.A.K.I.N.I suit(e) (2020) e la videoperformance Digital Sabbath (2021/22) con il collettivo Ajariot in fase di studio.

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