Di là dell’Adda arriva Beatrice, bambina arguta e silenziosa. Passa le sue giornate tra giochi all’aria aperta, lunghe passeggiate per placare la malinconia e al cimitero, luogo prediletto per le sue letture. Di notte, appena spegne la fiamma della candela, le appaiono sul soffitto creature mostruose, volti prodigiosi che riflettono le sue paure e i suoi incubi, lasciandola senza fiato. 

In un silenzio quasi tombale, percepisce i rumori di ogni cosa, l’acqua che scorre, l’arrivo del vento, il battere delle ali degli uccelli, affrontando, come uno spettro delicato, un lutto innominabile.

Attraverso uno spirito, quasi illusionistico, la bambina ricostruisce la sua intera esistenza per esorcizzare un immane dolore che la tiene sospesa al di là del cuore e del fiume. Con una lingua fantasmatica e letteraria, che supera sé stessa per leggersi infine cristallina, l’autrice compone un romanzo delicato e magicamente perturbante, dando forma a un mondo pieno di dolore e prodigi, come se "Vicino al cuore selvaggio" di Clarice Lispector incontrasse, fino a ibridarsi al meglio, "Lizzie" di Shirley Jackson.

Storia per un pubblico consapevole e votato all’onirismo e alla fantasia infantile. Ancorata ai luoghi dell’Adda, come fossero ritratti da Guillermo Del Toro o da Tim Burton.

Ambientazione - Tempo e luogo

Il romanzo è ambientato in due luoghi: un paese di campagna, di là dall'Adda, oltre il Po, e una città del sud mai nominata, forse pugliese. Anche se non viene mai specificato, si intuisce che il romanzo è ambientato in pieno periodo fascista. La protagonista è una bambina intelligente e silenziosa, Beatrice. I piani temporali sono tre: l'infanzia al paese; un periodo non specificato nella città del sud e il ritorno a casa quando ormai la mamma non c'è più.

I piani temporali non procedono in ordine cronologico, ma si avvicinano e si allontanano dal fulcro della storia, rappresentanto dalla morte della madre di Beatrice. La tensione dell'intero plot è data dall'allontanarsi e dall'avvicinarsi costantemente a questo evento. In fondo, il tempo della storia quasi non esiste o non conta: perché conta il tempo interiore di Beatrice, la sua percezione.

Nel suo paese natale, vicino a un affluente del Po, Beatrice va a scuola, gioca in giardino, passa il tempo a cucire insieme alla mamma e alle vicine di casa. Suo padre fa il sarto e Beatrice, sua madre e sua sorella Pierina lo aiutano con gli orli. Di notte terribili volti appaiono in sonno a Beatrice, originati probabilmente da un libro sulla mitologia greca. Quando si trova lontana, nella città del sud, i sogni mostruosi diminuiscono: al loro posto le fanno visita volti conosciuti seppure non più riconoscibili: crepati, svaniti, ricoperti da un velo opaco. 

Biografia

Franca Cavagnoli ha pubblicato i romanzi Una pioggia bruciante, Feltrinelli, 2015 (Premio Città di Cuneo opera prima e finalista premio Bergamo), originariamente pubblicato da Frassinelli nel 2000; Luminusa, Frassinelli, 2015; Non si è seri a 17 anni, Frassinelli, 2007 (finalista Premio l’Inedito Maria Bellonci); il saggio La voce del testo. L’arte e il mestiere di tradurre, Feltrinelli, 2012; nuova edizione 2019, vincitore del Premio Lo straniero 2013).

Nel 2022 ha pubblicato il suo primo libro per l’infanzia, La Bocca dell’Adda, Orecchio acerbo editore.

Ha tradotto e curato, tra gli altri, opere di William S. Burroughs, J.M. Coetzee, Nadine Gordimer, James Joyce, Jamaica Kincaid, Katherine Mansfield, Toni Morrison, V.S. Naipaul, George Orwell, Robert Louis Stevenson e Mark Twain.

Cura per Adelphi l’edizione italiana dell’epistolario di Samuel Beckett. Insegna Traduzione letteraria e Revisione del testo editoriale al Master in Editoria dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con la Fondazione Mondadori e l’Associazione Italiana Editori. Ha collaborato a “Linea d’ombra”, “Diario” e “Alfabeta 2” e attualmente collabora con “Il Manifesto”, “Alias” e “L’indice dei libri del mese”. Nel 2023 ha vinto il Premio Pavese per la traduzione.

Ultimo aggiornamento: 30 Novembre 2023