10 giugno 1940. Mentre l'Italia di Mussolini entra in guerra, nel giardino incantato di una villa in Toscana quattro ragazzi giocano a tennis. La Storia irrompe dentro la loro giovinezza beata e li costringe a prendere in mano la propria vita. La Contessina Ottavia Valiani ha quattordici anni e il sole addosso. La sorella minore, Verdiana, la spia dall'ombra. È timida, bruttina, forse cattiva. Entrambe vivono la condanna insita nell'essere sorelle e anche donne: una è il metro di giudizio dell'altra. Divisa tra invidia e ammirazione, decisa a sfidare il legame speciale tra Ottavia e il padre, Verdiana azzarda l'imprevedibile. I Valiani non sono una famiglia come le altre. Un padre affascinante e traditore, conte, chirurgo e Podestà di San Miniato. Una madre remissiva ma capace di farsi leonessa. E poi il personale di casa, l'anziana cuoca, la giovane sguattera fiera, la cameriera tedesca. Intorno a loro, fascisti e partigiani, sciantose e contadini, sfollati e nuovi ricchi. Un affresco di destini e di emozioni dove le menzogne diventano verità e le verità bugie, tra ricevimenti e parate fasciste, balli sfrenati e imboscate, palazzi e casolari. In un brulicare di passioni proibite, ostilità segrete, tenerezza struggente, generosità e rancore, su cui sfolgora il fascino misterioso del bel Ranieri, l'amore di Ottavia. Mentre la Grande Storia compie il suo corso, le anime scure si fanno limpide e gli uomini sbagliati diventano giusti.

La Grande Storia è raccontata in modo originale per come interferisce dentro la quotidianità. No campo di battaglia, né nella politica, ma tra le mura domestiche di una famiglia. Le due sorelle protagoniste, Ottavia e Verdiana, di opposto carattere e destino, sono i simboli della nascita e della crescita dell'identità di donna libera, in un periodo storico - l'Italia degli anni 40 e 60 - decisivo per la definizione dei ruoli sociali del nostro Paese. La relazione tra le due, fatta insieme di invidia e ammirazione, è l'epitome della competizione che ancora oggi marca le relazioni tra figure femminili (sorelle, amiche, suocera e nuora, colleghe, rivali in amore).  Fa da contrappunto la storia della sguattera, Diomira, migliore amica della contessina, che si riscatta studiando.
Guida la narrazione la tensione positiva costante: evolvendo nell'arco della loro vita, entrambe realizzeranno i propri sogni. In avvincente e tempestoso interfaccia con le figure maschili, rappresentate nella loro complessità: il padre, l'autista, il mascalzone affascinante (il primo, grande amore di Ottavia), il primo marito di Ottavia. 
Un adattamento cinematografico incontrerebbe i gusti di un largo pubblico, per il periodo storico di interesse, per lo spettro dei sentimenti narrati ai quali appassionarsi, per la costellazione umana in cui è facile riconoscersi. L'arco narrativo è incalzante ed è concluso sia nel mainstream che nelle trame secondarie. 
Merita una menzione l'ambientazione, facilmente trasferibile in Piemonte: gli scorci da togliere il fiato, le dolci colline, la bellezza rinascimentale dei palazzi storici.

Ambientazione - Tempo e luogo

L'arco narrativo copre gli anni Quaranta durante la Guerra, gli anni favolosi Cinquanta e Sessanta della Ricostruzione e del Boom, che rovesciano il mondo e cambiano destini e classi sociali. 
L'ambientazione del romanzo è la Toscana (il centro di Firenze e le campagne intorno, Viareggio, Forte dei Marmi). L'adattamento cinematografico potrebbe però essere facilmente ambientato in Piemonte: l'austera bellezza di Torino, Santa Margherita, le ville e le campagne della Langhe. 
Nel romanzo è descritto un palazzo austero del 1500 di San Miniato al Tedesco: la via stretta ma importante che conduce al Duomo, il portone con la cornice di bugnato e tre ordini di finestre. Sullo stradino che scende ai campi, il secondo portone con la salita per le carrozze e ora per la rimessa. Dietro, un giardino monumentale, chiuso da muri alti e circondato da un parco. Vi si accede da una terrazza di ghiaia, esaltata da una balaustra di pietra serena. Un cancelletto basso, di ferro, tre scalini e si arriva nel viale che attraversa le aiuole di bossi. Dalla facciata posteriore del Palazzo si gode la vista della campagna magnifica tutto intorno e i casolari dei contadini. 
Le scene di Viareggio sono in un villino liberty. Torri e torrette di gusto orientaleggiante, merli, finestre a ogiva e un intrico di terrazze, balconi, passaggi, corridoi, mosaici, colonnine, vetrate a mosaico ocra e color sangue. Ovunque, volute di ferro battuto e in salotto gli affreschi di Galileo Chini. 
San Domenico di Fiesole, in un una villa dell'Ottocento, con davanti il piazzale di ghiaia, a sinistra il muretto con il cancellino che conduce al roseto, a destra il boschetto. Dietro, la vista si apre sulle colline verso Settignano.

Biografia

Antonella Boralevi, fiorentina, è autrice di romanzi, racconti, sceneggiature e saggi. Con Tutto il sole che 
c'è, La Nave di Teseo, 2021, ha creato una saga di grande successo. Tra i suoi romanzi, i best seller Prima che il vento, Rizzoli, 2005; Il lato luminoso, Rizzoli, 2008; I baci di una notte, Rizzoli, 2013; Chiedi alla notte, Baldini+Castoldi, 2019; La bambina nel buio, Baldini+Castoldi, 2018 (nuova edizione, La Nave di Teseo, 2019). I suoi libri sono tradotti in Germania, Francia, Giappone, Russia.

È una scrittrice che guarda il mondo e crede nelle persone e nelle loro storie. Per questo ha creato in televisione il talk show di approfondimento emotivo. Tiene rubriche su quotidiani e settimanali, il suo "Lato Boralevi" esce sul sito de La Stampa. Commenta su Huffingtori Post. Ha creato per la Rai la serie podcast Oggi è un giorno bellissimo. È una stimata opinionista televisiva.

Per ulteriori informazioni biografiche e biliografihe, consultare il sito dell'autrice. È una influencer culturale con  800.000 followers ogni mese. Su lnstagram è antoboralevi. La sua pagina Facebook è Antonella Boralevi Official.

Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio 2024