Alice è una ricercatrice con un passato difficile causato dalla precoce perdita della madre e con uno stato di salute precario legato a una malattia autoimmune. Emerge da subito la fragilità che la caratterizza, tuttavia, nonostante le difficoltà, ancora nulla è riuscito a strapparle la dolcezza e la voglia di amare. Alice inizia a lavorare per la Biotech dopo un’importante carriera maturata nell’azienda del suo ex compagno, tenendo brillanti e innpvative conferenze; la rottura però ha risvegliato in lei le ansie da abbandono, che le provocano ora estremo disagio a esporsi in pubblico. Questo la induce a dedicarsi maggiormente alla ricerca per isolarsi nei laboratori. Sul nuovo posto di lavoro conosce Matteo, un uomo spocchioso e schivo con, anche lui, alle spalle una relazione finita male. Ma Matteo è anche sagace, determinato e protettivo; e fin da subito appare chiaro l'attrazione tra i due. Nonostante l'apparente riluttanza di entrambi, non riescono a evitarlo e finiscono per avere una storia. Dopo una serie di avvicinamenti e ritirate, di giorni buoni e liti infernali, l’incostanza di Matteo porta Alice a prendere una decisione difficile, a riflettere sulla sua vita e sulla sua salute, che peggiora progressivamente. In seguito a una crisi epilettica le sue condizioni si aggravano e lei comprende che ha bisogno di mettersi al riparo dal dolore. Inizia così per Alice un percorso che la porterà a comprendere che la chiave per la propria serenità si trova solo ed esclusivamente dentro di sé.

I punti di forza del romanzo sono le tematiche affrontate: amore, amicizia, malattia.

Alice, la protagonista, è affetta da una rara malattia, tanto invisibile quanto invalidante. La malattia resta sullo sfondo, non appesantisce la storia, ma anzi rappresenta un valore aggiunto per la caratterizzazione della protagonista e della narrazione. Permette al lettore di affacciarsi nella quotidianità di Alice. Una donna che, nonostante sia costretta a luinghe e quotidiane terapie, vive, ama, lavora. Lo stile di vita pieno, appagante, vitale che la protagonista adotta, nonostante le sue difficoltà, regalano al lettore un senso di forza incondizionata. Alice, nonostante tutto, trova sempre la forza per l'amore e la speranza.

La vitalità e la dignità che trapela dalle pagine, induce a riflettere chiunque e dona forza e speranza a chi, come Alice, si ritrova nelle medesime condizioni. L'amore è al centro della storia così come l'amicizia. L'amore per Matteo, ma anche quello per se stessa, che porterà la protagonista a fare delle scelte importanti.

Un altro punto di forza è la struttura del romanzo. Caratterizzato da diversi flashback che riportano avvenimenti dell’infanzia di Alice e ricordi che aiutano a ricostruirne, come tanti piccoli pezzi di puzzle, la personalità e la psicologia.

La struttura si può definire circolare: ogni capitolo inizia con un sogno o un flashback e termina con un pensiero dell'autrice che lo chiude.

Ambientazione - Tempo e luogo

Fin dall'inizio del romanzo si apprende che la protagonista vive a Torino.
Nata in Germania da madre tedesca e padre italiano, viene adottata in età scolare dalla zia, dopo la morte della madre, trasferendosi a Roma.
Ma nel presente narrativo vive e lavora a Torino.

Nel romanzo vengono citate anche altre città, dove la protagonista si reca per il suo lavoro di ricercatrice.
Vengono rappresentati i luoghi di lavoro, sia interni, sia esterni (laboratori, uffici, sale conferenza e sale convegni in ville tipiche del torinese in stile Liberty).

La storia è ambientata ai giorni nostri, ma è arricchita dai flashback che aiutano a comporre la narrazione e il passato della protagonista fin da quando era bambina. 

Biografia

Agnese Bosco è nata a Torino nel 1986, ha una formazione psicopedagogica ed è impiegata amministrativa. Ha frequentato un corso di Master Editing in correttore di bozze e editing.

Cresciuta a Torino, ha una grande passione e come "Heidi", ovunque si trovi, cerca sempre di raggiungere i punti più alti per vedere le sue amate montagne. 

Ha iniziato a scrivere storie quando ancora non sapeva farlo con consapevolezza e ha scritto un intero romanzo durante una delle sue lunghe degenze in ospedale. 

Da quel momento, la scrittura è diventata la sua terapia e le dà nutrimento come le flebo di cui necessita quotidianamente a causa di una malattia autoimmune. 

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Ultimo aggiornamento: 18 Aprile 2023