Il libro si compone di dieci racconti che ripercorrono le vicende personali di dieci donne diverse, che hanno vissuto esperienze traumatiche e sono riuscite a risignificarle, non dimenticandole, ma attribuendo a queste esperienze un nuovo, diverso valore. Le storie sono in parte raccontate dalle protagoniste e in parte dell'autrice che le commenta e introduce. Ciò che caratterizza tutte le storie è quindi la messa in opera di quella capacità definita "resilienza", che l'autrice riscatta dalla banalizzazione e ripensa come la capacità proattiva di, non solo resistere agli urti, ma di accogliere il cambiamento che provocano.

Tra le varie storie spiccano per lo sviluppo e la complessità della traettoria biografica quella di CArla, alla quale il carcere dà la possibilità di riscoprire una dimensione dell'esistenza più autentica. Federica, una donna che dopo aver subito gravissimi danni provocati da una meningite, diventa atleta olimpica e medico. Francesca che, dopo la malattia, ripensa la sua vita, aprendo una scuola di cucina naturale. Ramize, che riesce a ricostruire una vita per sè e per i suoi figli dopo essere arrivata in condizioni di estrema precarietà dalla Macedonia a Milano.

Ogni storia porta con sè non solo il dolore, ma la luminosa strada della rinascita.

Le tematiche trattate sono coinvolgenti e attuali. Sonos torie vere e inedite, affrontate in modo non banale e non retorico.

Sono storie individuali, ma potrebbero anche confluire in una storia unica, in cui le protagoniste si consocono e le loro vicende si intrecciano (in particolare Carla, Francesca, Federica, Esmeralda e Ramize), costruendo una storia corale. Il potenziale è legato alla puntualità del tracciato storico-emotivo delle protagoniste, non si indugia sui sentimenti in sè, ma sulla loro trasformatività. Sono storie semplici, raccontate semplicemente, senza retorica o moralismo, senza correre verso il lieto fine, ma sostando anche nelle zone più ombrose dell'esistenza, senza offrire false speranze, senza nascondersi dietro a una positività di superficie. Per questo rappresentano storie di ispirazione per chiunque.

Adatto a un pubblico adulto.

Ambientazione - Tempo e luogo

I luoghi sono spazi della quotidianità. Le storie sono vissute in Lombardia, ma potrebbero essere accadute ovunque, non ci sono in questo senso vincoli narrativi rispetto ai luoghi reali delle protagoniste.

La storia di Carla si svolge tra il carcere e la città. La scuola di cucina di Francesca è una grande casa immersa nel verde, circodata da un orto che le fornisce la materia prima. Esmeralda si muove tra le periferie urbane, dove aiuta le ragazze a sottrarsi alla prostituzione forzata, e la sua vita in città. Le coordinate spaziali di Federica sono il campo di atletica in cui si allena, gli ambulatori e gli ospedali dove lavora. Ramize vive prima in un campo rom, poi in una casa popolare e lavora in un negozio di sartoria dove lavorano solo donne rifugiate.

Il tempo delle storie è il presente. La narrazione è punteggiata da flashback che ripercorrono le vicende delle protagoniste. 

Biografia

Luisa Bove, giornalista, vive e lavora a Milano. Scrive per giornali, testate e periodici della Chiesa ambrosiana. Nel 2008 ha ricevuto il premio giornalistico indetto dalla Croce Bianca di Milano Onlus per il proprio centenario. Ha pubblicato Il giorno in cui mio padre non morì. Storia di un sopravvisuto all'eccidio di Cefalonia, In dialogo, 2016; Teresio Olivelli. Il coraggio della fede, In dialogo, 2018; Bruno Varacalli un poliziotto sempre in pista, ITL, 2019; Nate due volte. Storie di donne resilienti, ITL, 2020.

Inoltre ha scritto due sceneggiature per fumetti.

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Ultimo aggiornamento: 18 Aprile 2023