Il libro narra una storia vera, quella di Quirino Quisi. Psichiatra molto apprezzato da colleghi, pazienti e familiari, il suo approccio innovativo riscuote buoni risultati, tanto da esportarlo in Brasile.
Quirino Quisi non si dedica solo alla professione, ma coltiva varie passioni: sport (basket e pallavolo), musica (suona la batteria e fonda una band rock con alcuni colleghi), arte, letteratura (scrive racconti, vincendo premi), giardinaggio.
Nella sua professione raggiunge posizioni di responsabilità (primario di psichiatria dell'Azienda Ospedaliera), consulente in case di riposo, tiene corsi di formazione, partecipa come relatore a convegni nazionali e internazionali, scrive oltre 100 pubblicazioni scientifiche.
La sua vita privata è segnata da 2 matrimoni: il primo con una donna che ha già un figlio di 3 anni, che Quirino riconosce come suo per evitare pettegolezzi; il secondo a 58 anni con Rossella.
Per motivi di eredità il figliastro tenta fino all'ultimo di impedire queste seconde nozze e inizia una battaglia legale contro Quirino. Nel suo accanimento giudiziario, il figliastro, grazie a una giustizia ingiusta, riesce a far nominare un amministratore di sostegno (ADS) per il "padre", che è così costretto a subirne le decisioni, in ogni aspetto della vita. Quirino si ammala di Parkinson, e quando si aggrava, aiutato da Rossella, raggiunge l'Hospice e dà indicazioni per evitare l'accanimento terapeutico, senza avvisare il suo ADS e quindi senza il consenso di quest'ultimo.
La storia personale e professionale di Quirino Quisi è molto articolata, a tratti avventurosa: successo nella professione, ottimo atleta, allenatore, due matrimoni, scampa a un attentato da parte di un sicario, la battaglia legale con il figliastro, la malattia. Una vita che offre quindi molti spunti narrativi e che qui è proposta con un ritmo incalzante e uno stile accattivante.
La storia è adatta a un pubblico adulto.