“L’incendio divampa ormai incontrollabile, mentre il suono della sirena dell’autopompa dei vigili del fuoco lacera l’aria...”

Gemma, una ragazza di costituzione robusta, frequenta la prima superiore di un Istituto professionale e una mattina vede entrare in classe la sua compagna Padma, bella e benvoluta, con addosso un paio di jeans che le appartengono. Le due non sono amiche, si sono scambiate poche frasi durante l’anno scolastico e i jeans sono costosi, con un ricamo raffinato. È andata così: i jeans erano troppo stretti per Gemma e, a sua insaputa, la madre li ha portati in parrocchia tra gli abiti usati, dove la madre di Padma li ha recuperati per la proprio figlia, a cui stanno perfettamente. Quel passaggio di jeans rappresenta per Gemma una scintilla che scatena in lei una reazione a catena e l’idea di un progetto cinico ed estremo; entra a far parte della vita di Padma e le diventa amica per ferirla, per punire quella sua naturale bellezza e soprattutto il suo furto, sebbene inconsapevole. In realtà a rubare qual capo di vestiario, in una boutique elegante, era stata proprio lei, Gemma.

Padma dal canto suo accetta l’amicizia con fiducia, mentre Gemma mina le sue sicurezza e la umilia nell'ombra, senza che Padma se ne accorga; mette uno scarafaggio nel suo pranzo, la fa passare per ladra in un grande magazzino, la lascia a perdersi tra le vie centro storico della città gremita di gente. Solo Filippo, un compagno di classe attratto da Padma, intuisce l’ambiguità di Gemma, senza riuscire però a smascherarla e a fermarla. Gemma progetta la propria fuga da casa e addirittura l’incendio dell’appartamento dove abita Padma.

Ladra di jeans racconta di adolescenza ed è questo il suo pubblico di riferimento privilegiato. L’atmosfera dalle sfumature noir incontra un pubblico giovane, raccintandone le abitudini, esasperandone i contorni, con rimandi a serie televisive come Stranger things (per la tensione psicologica), Riverdale (per le relazioni tra gli adolescenti), Tredici (per le tematiche drammatiche rappresentate). La storia si dipana tra capitoli che focalizzano le tappe del progetto di Gemma, ognuno con un colore diverso, che ne rappresenta l’emozione dominante: repulsione, vergogna, dubbio. In alternanza ci sono brani in prima persona nei quali Gemma svela se stessa, i suoi pensieri più intimi, i suoi incubi. Si tratta il disagio di una ragazza robusta che non rispetta i canoni della bellezza contemporanea, ma che usa il suo malessere come arma, la sua incapacità di adeguarsi come grido di battaglia verso codici culturali stereotipati e discriminanti. La figura di Padma, giovane immigrata perfettamente integrata, non è solo quella della coprotagonista, anche se non ascoltiamo il suo personale punto di vista, Padma si esprime perfettamente attraverso le proprie azioni. Gli indizi sparsi nella storia la rivelano, smantellando il suo ruolo di vittima predestinata. Il valore tematico della vicenda non è buonista, lascia ampio margine di valutazione al pubblico, che puà liberamente schiersarsi da una parte o dall'altra. Nel finale la protagonista scappa da casa, per diventare una delle tante ragazze scomparse.

Ambientazione - Tempo e luogo

La storia si svolge ai giorni nostri, durante gli ultimi mesi di scuola e i primi delle vacanze estive (maggio, giugno,luglio) ed è ambientata in una grande città italiana del nord con il centro storico gremito di gente, con negozi eleganti, bar, pub, pasticcerie.

C'è il grande magazzino dove avviene il furto di cui è accusata Padma e la boutique dove Gemma ruba i jeans. Strade di periferia, la fermata dell’autobus, la biblioteca di quartiere e c'è la scuola, classe prima superiore di un Istituto professionale.

L’appartamento dove vive la famiglia di Gemma: la cucina con la tavola apparecchiata, il cibo abbondante preparato con cura, pane, pasta, vino; la sua cameretta, con un arredamento più adatto a una ragazza, che a un’adolescente, col computer sulla scrivania. 
L’appartamento dove vive la famiglia di Padma: al terzo piano di una palazzina, mobili chiari della cucina invasi da colori e tessuti esotici, la televisione accesa su un Bollywood, odori tipici della cucina indiana. In camera da letto dei genitori c’è un tempietto, segno del culto Indù.
Casa di Filippo: una villetta a schiera, un giardino con il tavolo apparecchiato, la cucina moderna, la tv accesa senza audio.
Una piscina: un impianto sportivo all’aperto incasellato tra le strade della città, con poco verde e ombrelloni arancioni.
Un fast-food: rosso e giallo, maxischermi e musica, dove studenti e turisti mangiano panini, patatine e bevono coca cola.

Alcune immagini descritte lungo la narrazione sono parte integrante dell’ambientazione: cartelloni pubblicitari di abbigliamento intimo, foto promozionali con corpi femminili, ragazze bellissime (e dunque vincenti) negli spot televisivi, cibo invitante e succulento (notato da Gemma in quanto proibito e sostanzialmente ignorato da Padma), gelati, patatine fritte, panini, bicchieroni enormi di frappè.

Biografia

Giuliana Facchini è nata e cresciuta a Roma, dove ha studiato Discipline per lo spettacolo alla Sapienza. Oggi vive con la sua famiglia vicino al lago di Garda. Da sempre ama narrare ai suoi figli storie avventurose, che - con una scrittura delicata e intensa - si sono trasformate in romanzi per ragazzi. Pubblica per le maggiori case editrici per ragazzi.

Coordina il gruppo di lettura per adolescenti Leggere Ribelle.

Per saperne di più, sull'autrice e su tutte le sue pubblicazioni, si invita a prendere visione del blog, ilgiovanebrk.

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Ultimo aggiornamento: 24 Aprile 2023