Raccolta di racconti legati tra di loro per il tema e per la presenza di due protagonisti principali.
Mario Peyretti e Alberto Fruttero, appartenenti alla neonata Arma dei Carabinieri del Regno di Sardegna, sono i due accattivanti protagonisti, che accompagnano il lettore attraverso delitti, furti e indagini dal 1824 al 1860.

I quattordici racconti gialli vedono i due coraggiosi e perspicaci Carabinieri spostarsi da  Torino alle valli pinerolesi e ad altre località del regno sabaudo: le loro indagini li portano a Torre  Pellice, a Pinerolo e a Fenestrelle, ma anche alla reggia di Stupinigi e nel Canavese, a Saluzzo e  in val Po, con un salto addirittura a Parigi.  Peyretti e Fruttero, scelti dal capitano Rebaudengo per risolvere i casi più delicati, percorrono  le strade piemontesi prima a cavallo e in calesse, poi col treno, e incrociano figure tipiche del  nostro passato contadino ma anche personaggi storici come il conte di Cavour e Costantino Nigra.  Le indagini di Peyretti e Fruttero, aiutati dai loro numerosi e simpatici parenti, ci portano a  scoprire o a ricordare episodi fondamentali del nostro passato, dalla Restaurazione al  Risorgimento, ma raccontano anche la vita delle piccole realtà come quella delle comunità valdesi della val Pellice o dei borghi ai piedi del Monviso.  La lettura scorrevole e spesso divertente permette di immergersi in modo appassionante nella  storia del Piemonte antecedente all’Unità d’Italia.

L’articolazione del volume in racconti gialli, che si concludono sempre con una soluzione del caso, lo rende particolarmente idoneo all'adattamento seriale. I due protagonisti principali hanno caratteristiche che li rendono estremamente idonei a diventare riconoscibili e indimenticabili. Alberto Fruttero, intorno ai 30 anni, Sottufficiale dei Carabinieri è alto, dinoccolato, vivace, belloccio, Mario Peyretti, sulla quarantina, Sottufficiale dei Carabinieri è robusto, tranquillo, ironico. Sono di stanza a Torino, città che ben si presta alle ambientazioni ottocentesche.
Da qui, nei 14 racconti, le indagini portano i due investigatori a percorrere la provincia e le valli piemontesi. L’incontro con personaggi storici noti, da Cavour a Silvio Pellico, rende interessante e credibile l’articolazione delle vicende. 
È in preparazione inoltre un secondo volume, visto il buon successo del primo, con nuove indagini e molte sorprese. 
Il target a cui si rivolge l’autrice è sicuramente un pubblico vasto, sull’onda delle fortunate serie televisive che hanno per protagonisti famosi investigatori che si muovono nel passato. In questo caso un passato ricco di vicende storiche che hanno portato alla nascita della nostra nazione, rivissute proprio nei luoghi in cui storicamente e politicamente ha avuto origine.

Ambientazione - Tempo e luogo

Le vicende del libro si svolgono in un momento storico che va dal 1824 al 1860, un periodo interessante durante i quale si va sviluppando la complessa realtà del Risorgimento (sovente banalizzato come un unico evento, in un’ottica trionfalistica oppure revisionista). Scartando volutamente l’ipotesi di scene di massa delle guerre di indipendenza, lo sfondo storico è definito, oltre che dai costumi e dai mezzi di trasporto, dalle animate discussioni politiche dei personaggi e dall’apparizione di figure dell’epoca, che vanno dai cospiratori mazziniani, a Cavour, a Costantino Nigra e altri ancora. Protagonista è anche l’Arma dei Carabinieri, fondata da pochi anni, nel 1814, che integrava la funzione militare con quella di tutela dei cittadini. Un’arma d’élite, che nei quadri superiori sceglieva elementi di buona famiglia e di buon livello culturale, come i nostri due protagonisti.

Del Piemonte occidentale, in Italia, oltre a Torino, Venaria, Pinerolo non si conosce molto. Invece è un territorio, con le sue vallate ai piedi delle Alpi, ricco di storia e di tradizioni: dall’intreccio di lingua occitana e cultura protestante nelle Valli Valdesi (una delle location di base, in quanto la moglie del Carabiniere Peyretti è originaria di quei luoghi), al sottosuolo minerario della Val Chisone, dall’incredibile Forte di Fenestrelle fino alla singolare Rocca di Cavour. Poco si sa dei cercatori d’oro del Canavese e del Cuneese o dell’aristocratica Saluzzo con il suo quartiere ebraico o del setificio del XVII secolo a Caraglio. Di Pinerolo è conosciuta la leggenda della Maschera di ferro, ma sono meno note la sua lunga tradizione guerriera e la Scuola di Cavalleria. L’ambientazione dei racconti si propone di valorizzare proprio questo territorio, dove luoghi storici e paesaggi fanno da cornice alle vicende. Senza dimenticare i luoghi noti, come Torino (in cui risiedono i protagonisti e dove ha sede l’ufficio del Comandante Rebaudengo che affida loro le indagini più delicate o bizzarre) o la Reggia di Stupinigi. Un'occasione per percorrere la provincia di Torino, valorizzando i siti storici e la bellezza naturale dei luoghi.

Biografia

Luisa Gay è coreografa, regista e drammaturga. Dopo un inizio negli anni '70 come performer e coreografa, si dedica al teatro dapprima come aiuto regista, con artisti come Ugo Gregoretti, Gabriele Salvatores, Gigi Proietti, Monica Maimone e in seguito come scrittrice di copioni.

Tra le sue opere, E i monti cambian colore (Trento); Andres (Milano); Il Cavaliere la Morte e il Diavolo (Paesaggi Toscani). 

A Monza, per il Teatro binario 7 e Villa Reale, La rosa spezzata; Tre pallottole per il Re; Margherita; Il diario segreto di Desirée; La bella la va al Lambro; La viola e l’oleandro; Le lacrime amare dell’Imperatrice

A Locate di Triulzi, per i spettacoli su Cristina di Belgioioso: Donne di corte; Il salotto di Cristina; Cristina e l’unità d’Italia; Cristina, le memorie

Ha pubblicato Ostrica mare vivo, Idealibri, 1988; Bepi la marmotta musicale, Ricordi, 1995; Il pianoforte di Fanny, Fondazione Centro Culturale Valdese, 2018; Puck, storie di gatti e di cavalli, LAReditore 2019; Delitti e misfatti, LAReditore, 2021.

 

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Ultimo aggiornamento: 02 Maggio 2023