Tommaso lavora in un call center e vive la monotonia della quotidianità. Rossana fa l’insegnante e ha perso da poco il suo controverso amore. Valeria è un’adolescente che ha dovuto sopportare la malattia di una madre distratta, insieme a suo padre Daniele che si è dovuto caricare sulle spalle il peso delle responsabilità, annientandosi. La vita a volte ci pone davanti a situazioni più grandi di noi. E quando accade, non sempre si ha la forza di affrontare un oggi che può sembrare insormontabile. Eppure le risorse degli esseri umani possono stupire al punto da far superare ciò che, al momento, appare insormontabile. Questa capacità può essere interna come provenire da qualcuno in grado di dirci la cosa giusta al momento giusto; talvolta si palesa un’opportunità che mai avremmo immaginato potesse presentarsi. “L’inganno della solitudine” evidenzia la fragilità dell’animo umano, condizionabile quanto malleabile, e Simona Marocco è riuscita a intrecciare le vicende di quattro personaggi che probabilmente da soli si sarebbero persi nell’oscuro viaggio della solitudine, ognuno trasportando sulle spalle il peso della propria esistenza, come farebbe un Atlante della sofferenza. Ma si sa: c’è sempre speranza… 

Un romanzo di formazione il cui filo conduttore è la solitudine, vista da diverse generazioni, angolazioni e situazioni. Ogni personaggio offre aspetti della sofferenza umana ampiamente riconoscibili, perchè ci si è passati o perché ci è passato qualcuno che ci è vicino. Il coinvolgimento emotivo con i personaggi è, quindi, immediato.

Il senso di solitudine può trasformare la vita in un incubo, ma forse questa storia può aiutare a fare sentire meno solo qualcuno. Ci ritroviamo spesso impauriti e spiazzati dalla solitudine, ma la soluzione c'è e la si trova più facilmente facendo rete con coloro che stanno vicini.

Ambientazione - Tempo e luogo

I quattro protagonisti della storia vivono a Torino.

Il Monviso fa da cornice a una scena.

La storia è ambientata ai giorni nostri. La stagione ideale è quella di passaggio dall'inverno alla primavera, a sancire, anche dal punto di vista simbolico, una rinascita, per evidenziare la possibilità di un nuovo inizio.

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Ultimo aggiornamento: 21 Giugno 2023