La storia di una nascita diventa storia di un'assenza. La battaglia di una giovane donna contro la depressione postpartum vista con lo sguardo claustrofobico di chi sente che tutto, inesorabilmente, scivola verso il vuoto.

Regia
Giorgio Cugno
Sceneggiatura
Giorgio Cugno
Fotografia
Davide Dusnasco
Montaggio
Carlo Cagnasso
Scenografia
Sara Simonetti
Costumi
Raffaella Venitucci
Musica originale
Luca “Vicio” Vicini
Interpreti
Simonetta Ainardi, Loris Marcolongo, Giorgio Cugno, Stefano Gorno, Marianna Musacchio
Produttore
Marta Giordanino
Produzione
Ganglio Film
con il patrocinio della Film Commission Torino Piemonte
Premi e festival

2012, Lecce,  13° Festival del cinema europeo: Concorso Lungometraggi Europei - Miglior Film, Premio Fipresci, Premio Cineuropa, Premio in denaro alla produzione.

PREMIO DELLA GIURIA
Per aver fatto capire, con un linguaggio cinematografico rischioso e innovativo, come la normalità quotidiana possa nascondere l'angoscia di una depressione femminile, fino alla sospensione della coscienza”.

PREMIO FIPRESCI
Con la seguente motivazione: “Il regista, nonostante le limitate disponibilità finanziarie, è riuscito in questa sua opera prima a trattare un tema difficile e delicato quale quello della depressione femminile dopo il parto, evidenziando misura e rigore espressivo, sicurezza narrativa, e valorizzando le alte capacità attoriali di Simonetta Ainardi nella parte della protagonista”.

PREMIO CINEUROPA
Assegnato dalla giuria internazionale, con motivazione:
Perchè al valore dell'opera si aggiunge il fatto di essere la sua prima prova di lungometraggio”.

Ultimo aggiornamento: 05 Aprile 2013