La femina accabadora è una donna che praticava un’antica forma di eutanasia, un atto pietoso nei confronti del moribondo, con un secco colpo di martello. Da molti considerata una figura leggendaria della tradizione sarda, in realtà ha agito fino agli anni 60′, come raccontano i nostri protagonisti, testimoni oculari delle gesta delle dame della buona morte. Insieme a loro attraversiamo i paesaggi solari della Sardegna e ci immergiamo nelle zone d’ombra di una cultura millenaria ancora viva nel presente, che ci riporta agli eterni e attuali interrogativi sulla morte.

Ho incontrato l’accabadora per caso, in una giornata di pioggia in Gallura, non si poteva andare in spiaggia e il museo della Femina Accabadora di Luras stava a pochi chilometri. Arrivato a Luras mi ha accolto Giacomo Pala, che ha creato il museo, mi ha raccontato come è nata la sua passione per le dame della buona morte, come gli è venuta l’idea di creare un museo. Mi è parsa da subito una storia incredibile, bizzarra, paradossale, perfetta per farci un documentario.

(Fabrizio Galatea)

Sceneggiatura
Fotografia
Claudio Marceddu
Montaggio
Andrea Lotta
Musica originale
Suono
Biagio Gurrieri
Interpreti
Giampaolo Mele, Professor Saba, Don Elvio, Piero Bardanzellu, Donatella Turri, Dolores Turchi, Annarosa
Direttore di produzione
Marco Cabitza
Organizzatore generale
Francesca Portalupi
Produzione esecutiva
Produttore
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Doc Film Fund - produzione dicembre 2017, Regione Autonoma della Sardegna, Fondazione Sardegna Film Commission, ISRE. Film riconosciuto di interesse culturale con il contributo del MIBACT
Contatti
Zenit Arti Audiovisive
Ultimo aggiornamento: 05 Febbraio 2019