Per paura che gli assistenti sociali gli portino via Carlo, Valerio decide di nascondersi con il figlio nel sottotetto e vivere come fantasmi terrorizzando le famiglie che si avvicendano una dopo l’altra nell’appartamento di sotto. Tutto fila liscio fino a quando in casa non arrivano Melania e la piccola Emma

Melania ha fretta di entrare ed è diversa dagli inquilini precedenti: un po’ perché ha un deficit uditivo, e quando è senza apparecchio i rumori sinistri che i due fanno, muovendosi nel sottotetto, le giungono ovattati come in un mondo sommerso; un po’ perché quello che c’è fuori la spaventa molto di più di quelle presenze sfuggenti. Il suo è un fantasma in carne e ossa, si chiama Cristian, ed è violento.

Ma se Melania è troppo occupata a far fronte a pericoli concreti, Emma si accorge quasi subito, nonostante i suoi due anni, che in casa c’è qualcun altro.

Quando finalmente anche Melania scopre il passaggio nascosto per il sottotetto, l’istintiva fiducia che sua figlia dimostra nei confronti dei fantasmi, convince Melania a non cacciarli via subito.

E se è vero che è prima di tutto il dolore a colpirci nell’altro, il rapporto che cresce tra le pareti della casa, dove vivono tutti insieme come una famiglia, va ben oltre la reciproca assistenza: Valerio e Melania si annusano, si piacciono, ma proprio quando sono pronti a toccarsi, i fantasmi irrisolti del loro passato tornano a bussare prepotentemente alla loro porta.

È stato un viaggio incredibile, con una troupe fantastica. Ho sempre avuto la sensazione di essere protetto, capito, coccolato. Per un regista al suo secondo film è importantissimo che ciò avvenga. Un film, come diceva Elio Petri, è un'opera collettiva, non unitaria. Un film è di tutti quelli che ci hanno lavorato, che ne hanno fatto parte. Adesso ci attende un seconda fase, quella della post produzione e poi, speriamo presto, quella del pubblico. La speranza è una sola ed è quella che questa storia tocchi i cuori di molte persone. Abbiamo bisogno di stare vicini, abbiamo bisogno dell'altro, di riconoscerci nei nostri errori e di imparare da quelli. Abbiamo bisogno di affetto, lasciando negli armadi i fantasmi del nostro passato. I nostri fantasmi”.

Alessandro Capitani

Regia
Alessandro Capitani
Sceneggiatura
Alessandro Capitani, Francesca Scialanca, Giuditta Avossa
Fotografia
Daniele Ciprì (Direttore della fotografia)
Scenografia
Ludovica Ferrario (Scenografa)
Costumi
Nicoletta Taranta (Costumista)
Musica originale
Michele Braga
Suono
Mirko Perri (Sound design)
Altri credits

Alessandra Curti (Location manager)

Interpreti

Michele Riondino, Hadas Yaron, Alessandro Haber, Paolo Pierobon, Orlando Forte, Tommaso Ragno, Stefano Saccotelli (proprietario del mercato ortofrutticolo).

Ispettore di produzione
Produzione esecutiva
Gabriele Oricchio
Produzione
Fenix Entertainment con Rai Cinema
col sostegno di Film Commission Torino Piemonte
Ultimo aggiornamento: 01 Marzo 2023