Maureen, sessant’anni, vive in un angolo remoto della contea di Humboldt, che da oltre cinquant’anni è conosciuta per l’intensa produzione di marijuana venduta illegalmente in tutto il mondo. Negli anni ’80, dopo aver attraversato il paese a bordo di un vecchio scuolabus esibendosi con le sue canzoni country, si stabilisce nel piccolo villaggio di Honeydew. Un luogo rurale, difficile da raggiungere e sul cui conto girano voci poco raccomandabili. Qui si può comprare terreno con pochi soldi. Maureen ha due figlie, una grande piantagione di marijuana e un sacco di animali a farle compagnia. Grazie al suo carisma e alla sua personalità eccentrica ma sicura, Maureen diviene un punto di riferimento ad Honeydew. La sua proprietà è attraversata tutto l’anno da una varietà sorprendente di persone. Agli autoctoni si alternano hippie romantici, imprenditori avidi di ricchezza o nostalgici lupi solitari. Tutti questi personaggi, le relazioni e le storie maturate in decenni di illegalità e rischi condivisi, rendono Honeydew un posto unico. Non mancano le tragedie, le amicizie storiche, le iniziative solidali, le storie sulla polizia e su ogni sorta di evento che ciclicamente arriva ad interferire con gli equilibri di Honeydew.

Dagli anni ‘60 Honeydew è vista come un luogo abitato da criminali e narcotrafficanti. Trascorrendovi alcune estati in veste di braccianti nelle piantagioni di marijuana abbiamo potuto constatare che queste etichette non combaciano con la realtà. Honeydew è una comunità di persone unite da un ideale: vivere liberi di essere sé stessi, lontano dai canoni imposti dalla società. Maureen, Gary, Cody infatti non si sono nascosti ad Honeydew, l’hanno scelta e hanno costruito lì le loro esistenze. Chiudere le porte alla stampa ha significato alimentare un mito che li vuole fuorilegge ai margini della società. Grazie alla nostra costanza abbiamo costruito con loro un rapporto di fiducia che ha fatto sì che gli abitanti di Honeydew vedessero in noi la possibilità di realizzare il desiderio di cambiare la narrazione collettiva che li descrive come delinquenti. Per questo hanno deciso di lasciarsi riprendere, e per questo noi li seguiamo: per raccontare le loro vite, rendendo loro giustizia, accompagnandoli in un momento storico unico, quello della legalizzazione delle droghe leggere.

Regia
Michael Petrolini, Marco Bergonzi
Soggetto
Michael Petrolini, Marco Bergonzi
Sceneggiatura
Michael Petrolini, Marco Bergonzi, Francesco Cibati
Fotografia
Michael Petrolini, Marco Bergonzi
Montaggio
Jacopo Quadri
Musica originale
Riccardo Nanni
Suono
Alberto Marras
Altri credits

Francesco Cibati, Edoardo Rossi (Line Producer)

Interpreti

Maureen Catalina, Cody King.

Direttore di produzione
Francesco Cibati
Organizzatore generale
Produzione esecutiva
Produttore
Simone Catania
Produzione
Indyca, Fellonica Film
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Doc Film Fund - sviluppo dicembre 2020, produzione dicembre 2022
Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre 2023