Sguardi è un viaggio emozionale dentro CasaOz, un luogo dove la quotidianità si fa cura e la fragilità diventa possibilità, un percorso che attraversa temi come l’architettura dei luoghi di cura, il ruolo del cibo nella vita quotidiana, l’autonomia delle persone fragili, il potere terapeutico della natura e dell’arte, il rapporto tra sport e salute mentale, il valore delle parole e della comunità, senza affrontarli in modo tecnico o analitico ma come chiavi per ripensare una società più sana, inclusiva e armonica. A guidarci in questo racconto è Luciana Littizzetto, presenza ironica e profonda, che ci accompagna tra gli spazi di CasaOz con il suo sguardo unico capace di accogliere e restituire con leggerezza anche ciò che tocca nel profondo. Accanto a lei, voci diverse ma profondamente connesse ci offrono visioni e memorie che si trasformano in valori universali: Alessandro Baricco, Lorenzo Jovanotti, Federica Brignone e Bianca Balti, Michele De Lucchi, Stefano Mancuso. Con uno stile narrativo fatto di semplicità, bellezza e emozione, il documentario intreccia parole, silenzi, gesti e sguardi in un unico respiro per dare forma a un film che non solo racconta Casa Oz, ma che parla a chiunque cerchi un orientamento nei momenti difficili, offrendo uno spazio dove ciò che sembrava impossibile può diventare realtà.
Insieme a CasaOz pensiamo che uno dei pilastri della risposta alla malattia (e agli effetti spesso devastanti che investono la famiglia del malato) è la quotidianità. Intesa come valorizzazione delle relazioni, della cura intesa come attenzione a tutti gli aspetti fondamentali della vita della persona (dall’educazione allo sport), della normalità dell’ambiente vitale come chiave per non perdersi nell’unica identità di “malato”. Insomma, tutto questo ci fa capire che è sempre bene, in situazioni di crisi o quantomeno complesse, fermarsi, fare il punto dove stiamo andando e ascoltare chi ci può aiutare. I maestri, i mentori, i saggi, chiamiamoli come vogliamo: alle volte non sanno neanche di esserlo ma hanno attraversato selve oscure e hanno imparato lezioni luminose. Per questo sento forte l’esigenza di mettere in contatto, appunto, la filosofia che ha reso unica CasaOz con l’esperienza di vita di alcune persone che vale sempre la pena stare ad ascoltare.