Nell'ambito della decima edizione di Lavori in Corto, domenica prossima, 13 ottobre alle ore 18.00 il Centro Studi Sereno Regis (Via Garibadi 13) ospita la proiezione dell'ultimo film prodotto da Gianfilippo Pedote, “La prodigiosa trasformazione della classe operaia in stranieri” di Samir.
Il film, presentato in anteprima internazionale quest'estate al Festival di Locarno, sarà accompagnato a Torino sia da Gianfilippo Pedote che dal regista Samir.
Grazie a foto di famiglia, animazioni, clip musicali e materiale d'archivio, “La prodigiosa trasformazione della classe operaia in stranieri” racconta in modo divertente la storia dell'emigrazione dai paesi vicini verso la Svizzera. Come è cambiata la classe operaia per arrivare ora ad essere sinonimo di "stranieri"?
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Dagli anni ’50 , per 30 anni circa, ci fu un massiccio movimento migratorio in Europa per la grande necessità di mano d’opera dei paesi più industrializzati. Sette milioni di italiani emigrarono verso il Nord Europa, due dei quali verso la Svizzera. Progressivamente emersero con maggiore evidenza fenomeni razzisti e discriminatori in Svizzera nei confronti dei lavoratori immigrati, persino nei sindacati. Al giorno d’oggi nessuno parla più di classe operaia. Tutti appartengono alla classe media. Gli operai di una volta, i nuovi migranti, sono chiamati semplicemente ‘gli stranieri'. A sua volta figlio di immigrati, il regista racconta quegli anni e quelle trasformazioni.
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