Dopo essere stato presentato nella Selezione Ufficiale del 43° Torino Film Festival arriva in sala il documentario diretto da Stefano Di Polito, “Nel blu dipinti di rosso”, prodotto da Magda Film e realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
Dal 29 dicembre al 6 gennaio il CineTeatro Baretti programmerà alcune proiezioni speciali del film che racconta la storia dei Cantacronache attraverso la testimonianza diretta di Emilio Jona, teorico del gruppo, e di Fausto Amodei, interprete principale delle canzoni e le registrazioni conservate negli archivi del C.R.E.O. (Centro Ricerca Etnomusica e Oralità) di Torino.
I Cantacronache furono i primi in Italia a comporre dal 1958 al 1962 “canzoni realiste”, in contrapposizione alle canzonette di Sanremo, diventando così i precursori del cantautorato in Italia.
Qui giorni e orari della programmazione presso il CineTeatro Baretti:
Lunedì 29 dicembre, ore 21.00
Martedì 30 dicembre, ore 18.00
Sabato 3 gennaio, ore 16.00
Domenica 4 gennaio, ore 18.00
Martedì 6 gennaio, ore 18.00
Per maggiori informazioni e per acquistare il biglietto vedi QUI
SINOSSI
Ci sono storie che non conosciamo, anche se hanno influenzato profondamente la nostra vita.
Una di queste è la storia dei Cantacronache, un collettivo torinese di musicisti, letterati e poeti, a cui si deve la nascita del cantautorato italiano.
I Cantacronache, dal 1958 al 1962, pubblicarono, per primi in Italia, dischi e riviste teoriche per proporre una “canzone neorealista”, in contrapposizione alla canzonetta di Sanremo, in grado di narrare i fatti di cronaca e di natura esistenziale.
Nel documentario “Nel blu dipinti di rosso” a raccontare, straordinariamente, questa storia è la voce diretta di due dei protagonisti di allora, Emilio Jona e Fausto Amodei, il primo è stato il teorico del gruppo, il secondo l’interprete delle canzoni di maggiore successo.
Grazie al ritrovamento degli audio originali del loro primo concerto del 3 maggio del 1958 a Torino, il documentario ripropone il repertorio di canzoni dei Cantacronache, invitando a leggere i loro testi, tra cui gli scritti originali di Italo Calvino, riproposti attraverso un accurato intervento di animazione dei materiali d’archivio.
Il film dà risalto anche ai viaggi pionieristici dei Cantacronache che furono tra i primi in Italia a raccogliere i canti di protesta degli operai e delle mondine sopravvissuti al fascismo.
Il documentario vede, infine, la partecipazione straordinaria di Willie Peyote, che riannoda una lunga storia partita da Torino quasi 70 anni fa, con l’obiettivo di far riflettere, ancora oggi, il pubblico attraverso la canzone d’autore.