La lotta e il dramma di Carlo, operaio della ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni, prima e dopo la tragedia che nel dicembre 2007 brucia vivi sette suoi compagni di lavoro.
Carlo, 30 anni, calabrese, vive a Torino dove lavora alla ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni. Nell’aprile del 2007 la ThyssenKrupp decide di smantellare lo stabilimento torinese e a nulla valgono le proteste degli operai. Il 4 luglio, mentre la città di Torino è in festa, Carlo annuncia alla sua amica Melita di dover tornare in Calabria per riuscire a sopravvivere. Alla sensazione di essere stato usato dai suoi datori di lavoro, si aggiunge la tristezza della rinuncia a una storia d’amore.
Inaspettatamente, in autunno, l’azienda richiama i lavoratori in linea. Per non perdere il diritto alla liquidazione gli operai fanno turni massacranti e in condizioni di sicurezza precarie.
Cronaca di una morte annunciata: la notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007 alla ThyssenKrupp torinese scoppia l’inferno. Nella linea 5 le fiamme travolgono i sette operai di turno, bruciandoli vivi. Carlo quel giorno aveva fatto il turno pomeridiano. Una telefonata all’alba lo avverte del disastro. La fabbrica chiude definitivamente e Carlo, di nuovo senza soldi, torna in Calabria. Il viaggio verso la terra d’origine si trasforma in una ricerca d’identità e del proprio posto nel mondo. La Calabria, negli incontri e nella natura, si fa terra mitica in cui un uomo fatto a pezzi dalla rabbia, dal dolore e dall’infernale circolo mediatico tenta di ritrovare se stesso.
ThyssenKrupp Blues racconta una società, la nostra, in cui lavorare può voler dire morire.
Le riprese di questo film sono iniziate nel maggio del 2007. Stavamo cercando i protagonisti per un documentario sulla vita quotidiana di operai. Abbiamo incontrato uomini e donne, spesso senza bandiere, con le loro fragilità, amori e desideri. Diversi dall’immagine compatta di “classe” a cui eravamo abituati.
È in questo modo che abbiamo conosciuto Carlo. Mai avremmo immaginato che la morte sarebbe entrata a segnare la sua vita.
(Pietro Balla / Monica Repetto)
“Strepitoso documentario di Pietro Balla e Monica Repetto sull’operaio cassintegrato della Thyssen Carlo Marrapodi” (Luca Barnabé, CIACK in Mostra)
“Splendido documentario. La storia di una persona perbene che non trova posto in questa Italia”(Francesco Alò, Il Messaggero)
“Un film forte e importante” (Cristina Piccino, Il Manifesto)
Ambientazione: Torino/Pazzano(RC)
Periodo delle riprese: maggio 2007 - marzo 2008