Il quotidiano di Chiara, che ha lasciato l’Italia per Parigi, è costretto ad una pausa ed a una riflessione dal contatto virtuale, tramite Facebook, con Umberto. Vent’anni prima, Umberto era un ragazzino ed era scappato di casa con due amici. Per quasi due mesi erano scomparsi, lasciando tutti nella preoccupazione e lo sgomento. Gli altri due erano Davide e Manuel, cugini di Chiara, rispettivamente da parte paterna e materna.

Il contatto a distanza crea l’occasione per parlare di fughe, partenze, ritorni, passato e presente. La costruzione del film permette invece di giocare con la realtà e la finzione, del racconto, della Storia, dei personaggi stessi. Partendo dal rapporto personale con Umberto, con la comune città di provenienza, Bergamo, e seguendo il percorso familiare, che sempre s’interseca con la Storia, si costruisce un racconto a più voci, in cui le domande di fondo sono la possibilità di futuro in Italia oggi e il senso del partire, e la necessità è quella di sentirsi vivi.

Questo film nasce già con una sua storia che si interseca alla mia storia personale. Perciò, dopo averlo lasciato nel cassetto per un po’ di anni, non poteva rinascere che tramite la vita di tutti i giorni. Proprio per questo vorrei realizzarlo veramente in “famiglia”. Davide e Manuel sono miei cugini, rispettivamente da parte paterna e materna, Umbe l’ho conosciuto da ragazzetto. Ma non solo.

Penso che sia finalmente un film da realizzare con quello che già c’è, e su quello che si è costruito, nella vita e nel cinema. Perché il film vuole parlare anche di questo. E vuole anche raccontare che la maggior parte delle persone che stimo, ora, a 30, 35, 40 anni, fugge di nuovo dall’Italia, per trovare un posto per sé che lì non è concesso.

In questo nuovo viaggio tra presente e passato, tra realtà filmata e archivio familiare, mi sono trovata a scrivere il racconto di qualche vita, che conosco più o meno bene, che si serve del cinema per ampliare immagini ed emozioni e per sognare di andare più lontano.

Regia
Chiara Cremaschi
Soggetto
Chiara Cremaschi
Sceneggiatura
Chiara Cremaschi, Carlo Cremaschi
Fotografia
Stefano Canapa (Fotografia 16mm). Andrea Zanoli, Stefano Testa, Carlo Cremaschi, Chiara Cremaschi (Fotografia video)
Montaggio
Dounia Sichov
Musica originale
Carlo Cremaschi, Simone Trevisan, Federico Sciopen
Suono
Pierrick Saillant, Marco Barion, Olivier Chambin, Stefano Agnini, Ana Pau Alcaraz
Altri credits
Tele cinema Nova Rolfilm. L’abominable (Laboratorio) Fausta Bettoni, Sergio Visinoni (Ricerche d'Archivio); Constance Production (Lavorazioni materiali d’archivio). Pascaline Saillant (Responsabile di postproduzione). 25FIlms (Montaggio immagini e suono). Nicéphore Cité (Mix). Stéphane Chatelain (Grafica).
Interpreti
Manuel Carbognin, Davide Cremaschi, Umberto Ruggieri
Direttore di produzione
Delphine Schmit
Ispettore di produzione
Elisabetta Ferrando, Tania Davigo, Sarah Bonavia
Produttore
Davide Ferrario e Pascaline Saillant
Produzione
25Films (Paris) e Rossofuoco (Torino)
con il sostegno di La Region Bourgogne e di Film Commission Torino Piemonte e Regione Piemonte (Piemonte Doc Film Fund - Fondo regionale per il documentario - sviluppo dicembre 2011)
Voce narrante
Irene Balaguer
Premi e festival

Progetto selezionato per Euroconnection 2012
Trieste Film Festival 2015

Contatti
Rossofuoco di Davide Ferrario
Ultimo aggiornamento: 06 Dicembre 2017