Nell'arco di una giornata, dove tutto sembra scorrere nell’ordinaria lentezza della provincia, le vite di un benzinaio con disturbi ossessivo compulsivi, una donna con il vizio del gioco, un'adolescente in comunità minori ed il suo educatore, si incontrano e sono destinate a cambiare per sempre. Allison è una ragazza inserita in una comunità per minori dopo aver denunciato il padre per abusi. Matteo è educatore nella comunità minori dove vive Allison che decide di prenderla sotto la sua ala sperando di aiutarla a costruire il futuro sereno che si merita. Caterina è una donna con un figlio di 10 anni che tentando in tutti i modi di recuperare i soldi necessari si ritrova a prendere pericolose scorciatoie. Vincenzo gestisce un distributore di benzina sulla statale ed è un ex-alcolista, soffre di un disturbo ossessivo compulsivo e passa il tempo chiuso nel suo gabbiotto ad ascoltare musica ed i messaggi vocali della moglie morta due anni prima.

Osmosi è un film che narra le storie di queste quattro persone, che nell'arco di una giornata si sfiorano e si toccano. Il loro incontro, come il contatto di due sostanze chimiche, creerà una reazione da cui ne usciranno tutti trasformati.

In chimica e fisica, per osmosi, intendiamo quel fenomeno di diffusione tra due liquidi attraverso una membrana di separazione che, per causa termica, elettrica o, generalmente, per la differenza di concentrazione, fluisce dalla soluzione meno concentrata a quella più concentrata.

Se però prendiamo il termine osmosi da un punto di vista figurativo e lo trasliamo al vivere quotidiano, possiamo intendere le nostre vite, le nostre relazioni, come tanti fluidi che si mischiano. Le membrane di separazione che equilibrano questo processo possono essere: sociali, culturali, economiche, religiose e le cause scatenanti di questo tipo di osmosi sono i nostri vissuti, le esperienze personali, il contesto in cui ci si trova o, molte volte, anche il semplice caso. Mi ha sempre incuriosito questo processo di osmosi relazionale che si genera tra gli individui, influenzandosi e mischiandosi l'uno con l'altro proprio come in una miscela di fluidi che si infilano ovunque trovino un passaggio e, inevitabilmente, assumono la forma di chi o cosa li contiene. Questo, a volte, avviene in modo conscio e consapevole ma, spesso e volentieri, non lo è. 

Questo film nasce proprio dalla voglia di raccontare questo processo: come la vita (o fluido) di quattro persone che vivono nello stesso contesto (o contenitore) e che possono influenzarsi fino a cambiare radicalmente attraversando le loro membrane di separazione personali e ritrovarsi unite e miscelate, sempre nello stesso contesto o contenitore, ma con una forma totalmente diversa. Immagino queste quattro storie come a quattro fluidi differenti che si muovono per i loro percorsi indipendenti fino a quando non si incontrano, decidendo di mischiarsi e prendendo insieme un'altra direzione. Ed è proprio in questo modo che voglio raccontarle e metterle in scena, utilizzando e miscelando con equilibrio le intensità e le varie sfumature della fotografia, rispettando i tempi e la musicalità di ogni personaggio e le dinamiche visive/relazionali che vengono a crearsi tra le storie. Una vera e propria osmosi filmica che avviene in contemporanea a quella relazionale dei personaggi.

L'ambientazione consentirà di contestualizzare al meglio le quattro storie, ma soprattutto di disegnare intorno ai personaggi un contorno quasi ostile e claustrofobico, dove le vie di uscita sembrano impossibili da trovare, come il piccolo gabbiotto del benzinaio, le strette corsie tutte uguali del supermercato, la sala del bar illuminata solo dalle luci dei videopoker, i cortili, le strade, i palazzi in periferia e la comunità minori. Unire in modo fluido ed efficace le location e la scenografia con la fotografia porterà i personaggi ad avere maggiore credibilità, rendendo esplicite le loro backstory, senza però raccontarle necessariamente.

La musica è un elemento fondamentale nel mio modo di pensare, vedere e sentire il cinema. Sono appassionato di musica e musicista da quasi trent'anni e questo, inevitabilmente, mi porta a immaginare e a scrivere le mie storie avendo già delle canzoni che mi suonano in testa. In questo film la musica è molto presente e sono brani prelevati dal mio background musicale e culturale degli anni '90 che parte dal noise-rock e arriva fino al folk più sperimentale. Attraverso un processo di osmosi musicale, voglio miscelare in modo fluido la musica diegetica, dove le canzoni sono spesso selezionate direttamente dai personaggi, con quella extra-diegetica che accompagna in modo coerente le storie degli stessi, come se la musica fosse sempre stata scelta da loro.

Osmosi sono quindi quattro storie che sento vicine a me, dove la fiction e i personaggi che ho immaginato hanno però un chiaro sguardo alle realtà che ho vissuto e, attraverso spunti autobiografici in quanto educatore che ha lavorato per molti anni con gli adolescenti e in una comunità minori, voglio raccontare una storia di provincia attuale, cruda e realistica dove, i personaggi che sembrano destinati a lasciarsi andare cedendo agli eventi, riescono però a trovare un appiglio e, per osmosi, una nuova forma, una direzione e la speranza.

Regia
Daniel Daquino
Soggetto
Daniel Daquino
Sceneggiatura
Daniel Daquino, Daniele Gaglianone
Altri credits

Lara Calligaro (Responsabile sviluppo)

Produttore
Adriano Bassi, Lara Calligaro
Produzione
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Film Tv Development Fund - giugno 2023
Ultimo aggiornamento: 09 Ottobre 2023