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01 Giugno 2021

Al via con Rai Ragazzi le riprese della prima sitcom prescolare italiana, “Piccolo Mostro”.

La serie - 26 puntate da 11 minuti destinate a Rai Yoyo e coprodotte da Rai Ragazzi, Centro di Produzione Tv Rai di Torino e società Showlab, con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte - si basa sui sentimenti di scoperta, di amicizia, di tenerezza, sullo sguardo curioso di Kiki e Kapuf sul mondo che li circonda, ma si caratterizza anche per una straordinaria innovazione tecnologica. E’ la tecnologia, infatti, che permetterà di far recitare simultaneamente la giovanissima attrice, gli altri personaggi “reali” e l’alieno “animato”.

E, per questo, “Piccolo Mostro” costituisce anche una “prima” mondiale: per la prima volta, infatti, viene affrontata in una serie televisiva a episodi la recitazione simultanea degli attori e dell’alieno in 3D CGI (Computer Generated Imagery) grazie all’impegno tecnologico congiunto di Centro di Produzione Rai di Torino e D-Wok, società specializzata in innovation design e nota per le scenografie virtuali per il teatro d’opera con Davide Livermore.

La sitcom è scritta da Alessandro Zullato e Davide Varone, per la regia di Davide Vavalà (Rai) e Stefania Gallo (Showlab) mentre il cast artistico è costituito da Erica Nebiolo (Kiki), Manuela Grippi (la Mamma), Simone Moretto (il Papà), Paola Roman (la Nonna) e dalla mima Martina Manera che, bardata con una tuta zeppa di sensori, “animerà” Kapuf per tutta la durata delle riprese.

Lui si chiama Kapuf, un alieno, novello ET degli anni Venti del Duemila. Tutti lo credono un semplice pupazzo. Tutti tranne lei, Kiki, la sua piccola amica di cinque anni pronta a introdurlo tra le complessità della vita sulla Terra. Un’amicizia segreta che prende vita nella sitcom “Piccolo Mostro”, con la quale il Centro di Produzione Rai di Torino - casa di tanti programmi del servizio pubblico per ragazzi - si apre a un nuovo genere, la fiction per bambini.

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