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19 Febbraio 2024

Venerdì 1° marzo alle ore 18.30 al Circolo dei lettori di Torino verrà presentato “La figlia del Vesuvio. La donna che inventò il cinema”, un romanzo di Emanuele Coen.

La figlia del Vesuvio. La donna che inventò il cinema”, uscito per SEM a settembre, è il primo romanzo di Emanuele Coen, frutto dell’invenzione dell’autore ma basato su fonti archivistiche in Italia e negli Stati Uniti e ruota intorno alla figura di Elvira Notari (1875-1946), la prima donna regista sceneggiatrice e produttrice del cinema muto in Italia a inizio Novecento, che da Napoli riuscì a esportare il suo cinema anche negli Stati Uniti.

L'incontro, organizzato in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte, sarà accompagnato dalla proiezione del film “Napoli sirena della canzone” (1929), un breve montaggio di 16 minuti dai film di Elvira Notari, realizzato da lei e concesso dalla Cineteca di Bologna.

Emanuele Coen, scrittore e giornalista che ha firmato reportage e articoli per diverse testate, tra cui L’Espresso e la Repubblica, ha raccontato che il romanzo è nato sei anni fa mentre era a Napoli proprio per realizzare un reportage sulla proliferazione di film e serie tv ambientate in città.

All’inizio del Novecento, Elvira Notari è stata la prima donna regista del cinema italiano. Determinata, creativa, risoluta, ha guidato da protagonista il boom della settima arte, eppure oggi il suo nome è noto solo tra gli addetti ai lavori e sconosciuto al grande pubblico. Una storia in gran parte avvolta nel mistero, anche perché della sua vasta produzione restano solo tre lungometraggi e nessuna intervista. Partita dal nulla, cresciuta in una modesta famiglia di Salerno, si trasferisce a Napoli nel 1902. Conosce il marito Nicola mentre l’industria audiovisiva sta per decollare, insieme mettono in piedi un laboratorio specializzato nella stampa, titolatura e coloritura delle pellicole. Un salone gremito di operai, donne e uomini, che assomiglia a una manifattura tessile. Abile e spregiudicata nel coglie- re le opportunità che si schiudono giorno dopo giorno, abituata a comandare, soprannominata “la marescialla”, Elvira è capace di intessere relazioni, spinta dalla voglia di affermare se stessa e fare il bene della propria famiglia. Realizza decine di film e cortometraggi raggiungendo un successo straordinario in Italia e negli Stati Uniti prima del declino rapido e inesorabile. Questo romanzo, in cui la finzione della letteratura si mischia a un meticoloso lavoro documentario basato su fonti consultate in archivi sparsi tra l’Italia e l’America, restituisce al pubblico una figura irripetibile, offuscata dalla polvere del tempo ma che brillerà per sempre, luminosa come la luce di un proiettore.